Sogni e aspirazioni, come ci vediamo "da grandi"

Non è così immediato come sembra per essere abilitato all'insegnamento dell'italiano devi comunque dare degli esami (oltre a vincere l'eventuale "concorso" se nel paese x dove vai le cose funzionano come da noi), e l'italiano è una delle lingue più difficili del mondo, già come tempi verbali se fai un paragone con l'inglese ti rendi conto della differenza

Poi soggettivamente non capisco questa mania di andare all'estero cioè, non dico che qui in Italia sia spettacolare, ma secondo me la situazione non cambia molto in altri Paesi. Io quando mi sono trasferito di 80 km già trovavo il cambiamento stressante, non oso immaginare se cambio Nazione

Di solito chi fa lingue cerca sbocchi professionali nel turismo (o almeno, a Mestre-Venezia è così ) oppure cerca lavoro come interprete (mi pare che anche i comuni diano lavoro in questo senso, ma penso che con il Giapponese sia più difficile ). Male che va fai la hostess (possibilmente non per Alitalia).


Vabbè si anche io a livello di "sogno nel cassetto" mi sposterei volentieri in Giappone o negli USA (tipo nella Silicon Valley dove ci sono Google, la Apple, Microsoft, la Sun Microsystem e tantissime altre aziende ). Però a) non mi prenderebbero mai e b) mi troverei male io e lo so . A me basterebbe fare il programmatore in azienda o ancora meglio il webmaster-webdesigner senza spostarmi eccessivamente


A meno di cose eccessivamente strane è normale che si voglia rimanere dove si è nati condivido pure io