Riflessione

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Orochibuto
CAT_IMG Posted on 3/10/2010, 09:15     +1   -1




[Questo topic esprime seghe metali personali, sono convinto che Kubo stesso ritenga la cosa completamente opposta, non sto cercano di portare avanti alcuna teoria.]

Quando si parla dei personaggi di Bleach, io prendo posizioni sulle quali è difficile farmi cambiare idea.
Nnoitra è il personaggio migliore. Barragan è il cattivo più fico. I Vizard fanno schifo. Komamura e Soifon meritano di più di Kenpachi e Byakuya. Rukia è la peggior coprotagonista femminile dell’ultimo decennio. Mayuri Soul Society > Mayuri Hueco Mundo.
A queste si è aggiunta un’altra convinzione, partita come scherzo, ma che poi ha preso consistenza.

Aizen Sosuke è il vero eroe di Bleach.

image


Un anti-eroe, non uno di quelli per cui si può effettivamente tifare, ma che comunque sono dalla parte “più giusta” della storia.
Come V, in V per Vendetta (il fumetto).
Aizen è un rivoluzionario. Lui si oppone ad una società costrittiva e soffocante, fatta di rigidi schemi, di gerarchie, di cieca obbedienza e di fede basata sul nulla.
Aizen non vuole sottostare a leggi, vuole crearle per se. Aizen non vuole restare sotto ad un Dio, vuole diventarlo.
Egli rappresenta l’ascesa che ogni uomo deve/vuole/può compiere verso una realizzazione più ampia. La sua evoluzione verso lo stato di divinità è un percorso di perfezionamento personale che porta l’uomo a staccarsi dagli schemi e dalle leggi di un sistema costruito per asfissiarlo.
Il vincente non pensa a come il mondo è ma a come dovrebbe essere.
Kubo è quasi nitzchiano mentre costruisce questo personaggio.
Kisuke, il Gotei, Ichigo, rappresentano ciò che sta fermo, rappresentano l’immobilità, le tradizioni, gli schemi secolari (che in questo caso sono basati sulla prevaricazione, l’uso della violenza e della tortura per il loro mantenimento).
Vanno rispettati per le loro idee, ma il progresso, l’avanzamento culturale, avviene soltanto quando c’è gente come Aizen che decide di spingere le ruote.

Nel suo vivere poi, Aizen cerca di portare la stessa filosofia. Lui aiuta gli arrancar, li rende umani, ma dopo che fa? Niente.
Li aiuta privandoli delle cose che li costringono ad un’esistenza inferiore, ma poi sono loro quelli che devono sbrigarsela da soli a vivere. E se falliscono, se vengono sconfitti, non è colpa loro.
Questo viene potenziato dal poema nel volume 35: Se fallisci nel nascere, è solo naturale morire. A Barragan toglie il potere che lo lasciava fossilizzato in una posizione di stallo e tranquillità.
Ad Aaroniero toglie il dolore,permettendogli di scalare
A Nnotra dà più forza, permettendogli di seguire i suoi folli sogni di morte contro nemici più potenti.
Anche Hinamori. Nella prole di Aizen c’è il vero: la uccide perché lui era diventato la sua ossessione, era incapace di vivere senza un idolo da venerare, questo la privava completamente di una vita vera.
E se non sai farti una vita, puoi solo morire.

Aizen rappresenta ciò che l’uomo vuole essere: la persona che prende in mano il suo destino, che dice NO al regolamento costrittivo, all’atto di sottomissione, e si fa Dio di se stesso, pronto a vivere e a morire per il suo ideale.
Aizen, è l’eroe di questa storia.

L'uomo ragionevole si adegua al mondo; quello irragionevole si ostina a tentare di adeguare il mondo a se stesso.
Dunque il progresso dipende dagli uomini irragionevoli.

George Bernard Shaw
 
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~Ebi Tempura
CAT_IMG Posted on 3/10/2010, 10:38     +1   -1




Bella. Bella considerazione.
Hai perfettamente ragione, se qui c'è un eroe, quello è Aizen. Ciò che lo rende il cattivo della storia sono i mezzi che utilizza per arrivare al suo scopo. Ma quando mai si è visto un uomo o un popolo nella storia che non avesse bisogno di fare guerra per ribellarsi?
 
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CAT_IMG Posted on 3/10/2010, 10:49     +1   -1

Berlusconi vieni a ballare in Puglia!

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sto cercando di scappare dalla polizia,non posso dirlo

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Eslucendo che Aizen non vale un'unghia di V.
Aspetto ad esprimermi,più che altro perchè ora come ora è difficile capire cosa voglia davvero fare aizen dopo essere diventato dio.
In ogni caso aizen come personaggio in sè non mi è mai piaciuto molto,ma il suo lato rioluzionario mi piace
 
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CAT_IMG Posted on 3/10/2010, 11:03     +1   -1

DreamlessDeliryu

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una parte di verità ce la vedo nel tuo ragionamento

CITAZIONE
Aizen rappresenta ciò che l’uomo vuole essere: la persona che prende in mano il suo destino, che dice NO al regolamento costrittivo, all’atto di sottomissione, e si fa Dio di se stesso, pronto a vivere e a morire per il suo ideale.

però Aizen non cerca di diventare solo Dio di se stesso ma anche degli altri... ed è qui che fallisce perchè secondo me cerca di trasmettere un ideale sbagliato

CITAZIONE
Anche Hinamori. Nella prole di Aizen c’è il vero: la uccide perché lui era diventato la sua ossessione, era incapace di vivere senza un idolo da venerare, questo la privava completamente di una vita vera.
E se non sai farti una vita, puoi solo morire.

io lo vedo come un atto di prepotenza ingiustificabile, ... perchè... non poteva forse esistere un modo diverso per convincerla a farsi una vita diversa?
in fondo l'idolo che aveva le era già stato tolto quando Aizen mostrò le sue intenzioni... lei stentava ad aprire gli occhi all'evidenza, è vero... ma non credo che questo fosse abbastanza per decidere al posto degli altri in modo così grave

poi su una cosa sono in dubbio e su un'altra sono in disaccordo
CITAZIONE
Kisuke, il Gotei, Ichigo, rappresentano ciò che sta fermo, rappresentano l’immobilità, le tradizioni, gli schemi secolari (che in questo caso sono basati sulla prevaricazione, l’uso della violenza e della tortura per il loro mantenimento).

dubito che Kisuke rappresenti l'immobilità, in fondo è stato lui a creare l'hougyoku, ed essendo uno scienziato ha dato più volte prova di aver voluto sfidare la sacralità delle tradizioni...

invece a mio parere Ichigo non può rappresentare assolutamente tradizioni, schemi secolari ecc...
non fa parte della soul society e non ne conosce i dettagli, Ichigo è spinto dalle sue emozioni, dal cuore, dalla volontà di proteggere i suoi cari,
se questo significa allearsi con la soul society gli sta bene... se significa chiedere aiuto ai rinnegati Vizard gli sta bene...
fa ciò che ritiene giusto e necessario per difendere chi gli sta a cuore indipendentemente dal tipo di società in cui si ritrova

Yamamoto lo vedo già più come un simbolo della staticità... anche se però alla fine ha chiesto aiuto ad Urahara...

gli unici che potevano simboleggiare quanto di più conservatore esistente nella soul society che abbiamo visto erano i membri del consiglio dei 46... (spero di non sbagliare numero :asd: )

rimane sono il Re con la divisione 0 di cui tuttavia non si sa nulla
 
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Orochibuto
CAT_IMG Posted on 3/10/2010, 11:48     +1   -1




CITAZIONE (Ansem the Seeker of Darkness @ 3/10/2010, 11:49)
Eslucendo che Aizen non vale un'unghia di V.

Non stavo confrontado i due :sasa:
Stavo dicendo che hanno un ruolo simile.
V per confrontare un regime del male sfrutta la tortura, il terrorismo e il rapimento, e il suo scopo finale è creare anarchia completa, cose che non lo fanno certo diventare un vero eroe.
Aizen sfida il sistema con la guerra e l’omicidio.

CITAZIONE
però Aizen non cerca di diventare solo Dio di se stesso ma anche degli altri... ed è qui che fallisce perchè secondo me cerca di trasmettere un ideale sbagliato

Non giustifico tutte le sue azioni, certo. Da un punto di vista esterno Aizen rappresenta progresso e ascensione verso l’alto. Nella storia d’altra parte, lui è un folle pronto a incatenare l’umanità.
Forse per postare questa considerazione avrei dovuto aspettare ulteriori sviluppi sullo Spirit King, ma temevo di dover attendere altri dieci anni :asd:


CITAZIONE
io lo vedo come un atto di prepotenza ingiustificabile, ... perchè... non poteva forse esistere un modo diverso per convincerla a farsi una vita diversa?
in fondo l'idolo che aveva le era già stato tolto quando Aizen mostrò le sue intenzioni... lei stentava ad aprire gli occhi all'evidenza, è vero... ma non credo che questo fosse abbastanza per decidere al posto degli altri in modo così grave

Hinamori era pazza. Aveva basato la sua intera esistenza su Aizen, ignorando qualsiasi altra cosa, arrivando perfino a dubitare d’amici d’infanzia e a fidarsi di pericolosi individui.
Perfino quando Aizen la tradisce ed infilza, lei è disposta a perdonarlo, è disposta a cercare altre “ragioni” da la colpa a Gin.
Quando finalmente torna in battaglia continua a chiamare Aizen “capitano” e usa l’appellativo “Sama”.
Hinamori è la rappresentazione vivente dell’inettitudine e della servilitudine. Manca di spina dorsale, se non ha qualcosa in cui credere non riesce a costruirsi qualcos’altro per se stessa.
Dal punto di vista di un superuomo (come Aizen), un’esistenza come la sua è patetica ed inutile.
Non sto cercando di giustificare l’azione in se.
Sto dicendo che ogni storia è guidata dalla morale del suo eroe. Quindi, se come credo io l’eroe è Aizen, la morale è la sua, i gesti che compie hanno significato e senso logico.

CITAZIONE
dubito che Kisuke rappresenti l'immobilità, in fondo è stato lui a creare l'hougyoku, ed essendo uno scienziato ha dato più volte prova di aver voluto sfidare la sacralità delle tradizioni...

Kisuke era al servizio del Gotei. Il suo progredire serve a potenziare il sistema esistente. Lui stesso accetta la presenza di qualcosa di superiore e rimane al servizio delle sue leggi.
Direi che tra quelli del Gotei è Mayuri il più vicino alla visione di Aizen: a lui ripugna il pensiero di qualcosa di più alto, un limite.
SPOILER (click to view)
Teoria semi-seria: Mayuri è alleato/si unirà ad Aizen.


CITAZIONE
Yamamoto lo vedo già più come un simbolo della staticità... anche se però alla fine ha chiesto aiuto ad Urahara...

Yamamoto è staticità all’ennesima potenza. Pur di mantenere il sistema e l’equilibrio è pronto a schiacciare tutto e tutti. Pur di distruggere Aizen era pronto ad atomizzare non solo se stesso ma anche tutti i suoi compagni e alleati, tutti andati alla baionetta mentre lui rimaneva indietro pronto ad attaccare.
 
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CAT_IMG Posted on 3/10/2010, 12:26     +1   -1

DreamlessDeliryu

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CITAZIONE
Forse per postare questa considerazione avrei dovuto aspettare ulteriori sviluppi sullo Spirit King, ma temevo di dover attendere altri dieci anni :asd:

nah, magari aspettavi e kubo non toccava mai più la questione :asd:

si comunque hai indubbiamente posto in luce degli aspetti interessanti del pg di Aizen :sisi: ma personalmente non riesco a condividere questa idea di Aizen come eroe/anti-eroe proprio perchè io non riesco a giustificare le sue azioni :asd:

voglio dire, nel mio immaginario un anti-eroe/eroe per me è un esempio da seguire
e sebbene la parte del rivoluzionario possa essere positiva, la restante parte da esemplare Principe di Machiavelli, "Il fine giustifica i mezzi", mi fa cadere tutto :sasa:

CITAZIONE
Non sto cercando di giustificare l’azione in se.
Sto dicendo che ogni storia è guidata dalla morale del suo eroe. Quindi, se come credo io l’eroe è Aizen, la morale è la sua, i gesti che compie hanno significato e senso logico.

cioè, indipendentemente dal fatto che si condivida o meno la morale di Aizen, dici che le sue azioni sono plausibili nell'universo di bleach in cui si ritrova, giusto?
beh indubbiamente direi che è un personaggio coerente e ben strutturato, molto ben pensato, e per questo ha un suo fascino particolare :sese: rispetto a tanti altri pg che invece sono dotati di una caratterizzazione dallo spessore paragonabile a quello di una sottiletta :sese:

un pg che suscita il mio odio e disprezzo più profondo non può che essere un pg fatto estremamente bene :sese:

CITAZIONE
Kisuke era al servizio del Gotei. Il suo progredire serve a potenziare il sistema esistente. Lui stesso accetta la presenza di qualcosa di superiore e rimane al servizio delle sue leggi.
Direi che tra quelli del Gotei è Mayuri il più vicino alla visione di Aizen: a lui ripugna il pensiero di qualcosa di più alto, un limite.

ovviamente è solo una mia sensazione, non potendomi basare su nulla di concreto dato che Kubo non ci ha dato materiale a sufficienza per capire le intenzioni di Kisuke...
però io non lo vedo così servo della SS... è una sensazione che mi da come personaggio...

invece Yamamoto,
CITAZIONE
Yamamoto è staticità all’ennesima potenza. Pur di mantenere il sistema e l’equilibrio è pronto a schiacciare tutto e tutti. Pur di distruggere Aizen era pronto ad atomizzare non solo se stesso ma anche tutti i suoi compagni e alleati, tutti andati alla baionetta mentre lui rimaneva indietro pronto ad attaccare.

è vero, il fatto che fosse pronto a sacrificare se stesso e i propri sottoposti/compagni pur di fermare aizen è un punto importante per inquadrarlo come personaggio estremamente legato alle tradizioni :sese:
 
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5 replies since 3/10/2010, 09:15   916 views
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