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| Voto 9, uno dei personaggi più fighi concepiti da Kubo se mi passate il termine, per la serie "chi ha detto che per essere spietati bisogna essere un villian?". Non molto originale la grande forza priva di controllo (anche se stravolta dall'essenza del personaggio come Kubo fa spesso con i luoghi comuni dello Shonen), compensata in modo efficace dalla mancanza di Shikai e Bankai. Dispensa sempre spacconate d'effetto che lasciano l'avversario basito, ha abbastanza palle da scegliere come nome Kenpachi (come detto nel manga titolo dato allo shinigami più forte) e gran combattente, grezzo ma efficace. Non perde il controllo nemmeno contro il Bankai di Tousen, oggettivamente uno dei più difficili da affrontare (vi sfido a combattere alla cieca e senza udito e a lasciarsi colpire solo per capire dove è l'avversario). L'unico difetto del personaggio è il contare troppo sul suo immane reiatsu, Ichigo (che stilisticamente prima del bankai e dopo la maschera è molto vicino a questo stile di lotta) riesce a pareggiare con lui sopratutto perchè Kenpachi preferisce attaccare che difendere, spesso in modo troppo spregiudicato. Kubo in un modo o nell'altro riesce ad esprimere anche tramite un personaggio così una poetica profonda (la storia del nome e l'incontro con Yachiru e Ikkaku), e sfruttando l'alone che circonda il personaggio inserendolo nelle gag con Yachiru stessa riesce a trasformarlo in una buona spalla. Bello il combattimento con Noitora, perde un po' nel finale, anche se tutto sommato ci stava che Kenpachi dopo averle prese da Ichigo volesse combattere solo con qualcuno di forte e avesse bisogno di un po' di rodaggio per tagliare lo hierro di Noitora. Nota personale: se Kubo fosse stato come Kishimoto avrebbe tirato fuori lo shikai invece del Kenpo, rovinando il personaggio in modo oltraggioso
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