| 10. Il master man di Bleach a mio parere. Il personaggio che dimostra come Tite Kubo sappia prendere un classico stereotipo (il cattivo sanguinario e pazzo) e trasformarlo in un personaggio a tutto tondo, irresistibile, che suscita forti emozioni. Che lo si odi o che lo si ami Nnoitra non può rimanere indifferente.
Si parte da un design smilzo e crudele, forme secche e arcuate, dotato di caratteristice che aiutano immediatamente ada apparezzare il personaggio. Super falce, vestito a forma di cucchiaio, tatuaggio marchiato sulla lingua e foro che trapassa per intero la testa.
Poi arriva la sua caratterizzazione, la sua storia. Personaggio che combatte per il potere, che odia tutto e che ha votato la sua vita alla sola acquisizione di forza, troncanco i legami, troncando ogni relazione, guardando tutti come nemici. Malinconico, spietato, orgoglioso, selvagio, tetro, triste, psicotico, tutto in un'unica mente. La sua morte è una delle scene più epiche di Bleach, e c'è da considerarla LA morte più epica di Bleach, dato che ogni altro personaggio o non muore o muore in modo estremamente affrettato e umiliante. Il suo rapporto con Neliel è il punto di forza di tutta la saga dell'Hueco Mundo, un trip narrativo che termina col sangue e che non si può non apprezzare per la bravura con cui è stato scritto. Sguardi, silenzi, parole non dette, stasi di calma assoluta.
Nnoitra rappresenta tutte le cose migliori di Bleach: tamarraggine, fighezza, bella scrittura.
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